Gaeta: tifo da stadio per le Luminarie mentre manca l’attenzione ai bisogni dei cittadini

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– RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –

Certamente in questo periodo nell’opinione pubblica locale è in atto una sorta di scontro, di tifo da stadio tra i sostenitori delle Luminarie, della festa, della esplosione di immagini e eventi; e dall’altra parte coloro che trovano dietro a tutto ciò il vuoto di un aiuto vero e reale alle sorti della comunità, verso la quale la ricaduta dell’impegno (economico e sociale) profuso per questo evento appare troppo modesto.

E’ possibile certamente considerare una terza strada, cioè quella di realizzare questa come tante altre manifestazioni ma di calare ogni evento con maggiore rispetto, tatto e sensibilità all’interno del contesto cittadino, creando programmi che rispettino appunto la città, la sua storia e cultura, e che siano organizzati tenendo sempre in conto per prima cosa i bisogni delle persone e le priorità necessarie per uno sviluppo il più generalizzato e equo possibile. Per fare ciò è  necessario, inoltre, rendere partecipi coloro che vivono e lavorano a Gaeta delle scelte che grandi sforzi  amministrativi e organizzativi comportano.

   Sabina Mitrano

“Ci interessa sottolineare oggi sempre di più l’importanza della partecipazione del cittadino alle scelte amministrative e il rispetto verso i reali bisogni della città – spiega Sabina Mitrano – perché proprio nelle ultime settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di disagi che, seppure riguardino situazioni diverse, hanno in comune la superficialità e la mancanza di attenzione ai bisogni primari e più importanti dei cittadini da parte dell’Amministrazione, in particolare la sicurezza e la vivibilità della Città. Non è possibile pensare che da un lato della città si festeggi con migliaia di luci e fuochi d’artificio, e in altre zone la città sia buia, che molte famiglie trascorrano intere serate o giornate senza la corrente elettrica, che si aggiunge alla mancanza di potabilità dell’acqua a generare una situazione paradossale. Inutile dire che che le aree con maggiori disagi siano le zone periferiche della città. Sembra davvero che ci sia l’intenzione di concentrarsi su manifestazioni e luoghi centrali e appariscenti trascurando ciò che non rientra in questo quadro. L’esempio su tutti è la situazione di Via Sant’Agostino che dal quartiere della Piaja si snoda all’interno fino ad arrivare alla riviera di Ponente: nonostante questa via sia stata teatro di numerosi e, in alcuni casi, gravissimi incidenti, la sicurezza è assolutamente precaria, nonostante le segnalazioni e anche nonostante gli interventi che da poco sono stati realizzati. Il manto stradale infatti come si può osservare è in condizioni pessime a poche settimane dal rifacimento, e resta una fonte di pericolo grave per tutti i residenti del quartiere ma anche per tutti coloro – e sono sempre di più – utilizzano questo percorso che, dal versante interno, consente di raggiungere Itri e Formia oltre che la piana di Sant’Agostino.

Questa situazione non riguarda soltanto via Sant’Agostino ma questa situazione assume una valenza particolarmente importante perché simbolo della modalità con cui si agisce, si trascurano aree periferiche e interventi semplici che invece rappresentano gli strumenti di sicurezza e vivibilità per i cittadini. Via Sant’Agostino  è stata, come abbiamo detto, da poco oggetto di intervento ma si ritrova di nuovo nella stessa condizione di prima, creando gli stessi pericoli che hanno causato e causano incidenti e malumori nei cittadini da cui abbiamo ricevuto lamentele e delusione.

La strada dunque per un vero cambiamento, per la giusta valorizzazione della città, è porre di nuovo il cittadino e i suoi bisogni al centro, che al centro sia tutta la città a sentirsi tale.

Siamo convinti che occorra maggior rispetto per la comunità e che questo rispetto debba passare dalla cura di tutti quegli elementi che agevolano la vita quotidiana del cittadino: trasporti, viabilità, strade, strutture pubbliche. Tutti servizi che necessitano di una regolare ed adeguata manutenzione ordinaria. Appare dunque paradossale che in un Comune nel quale si appaltano quotidianamente grandi opere pubbliche, si approvano progetti di edilizia privata, grandi porti turistici, spese folli di qualsiasi tipo, sia proprio l’ordinaria manutenzione ad essere fortemente penalizzata.

Gaeta Comunità di Valore

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